Dagi Stylus, recensione di uno dei migliori pennini capacitivi in circolazione

Prima dell’estate acquistai questo pennino e ne rimasi terribilmente deluso. Funzionava solo alcune volte e con inclinazioni particolari e, alla fine, a furia di provare a premere sullo schermo, lo graffiai. Ho segnalato il problema alla Dagi Corporation e mi hanno gentilmente inviato un’atra copia del pennino gratuitamente a casa, assicurandomi che la mia era una penna mal funzionante. Avevano ragione.

La Dagi è acquistabile in vari modi, ad esempio via ebay; la si ordina da Hong Kong ed arriva anche abbastanza velocemente. La caratteristica principale della Dagi Stylus è quella di avere una punta trasparente con un pallino rosso al centro. Data la simulazione della pressione di un dito, lo schermo capacitivo, ricevendo l’input della Dagi, collocherà l’origine della pressione nel centro della punta trasparente, cioè, proprio sul pallino rosso! Una precisione notevole per un pennino capacitivo.

Testando il pennino con varie applicazioni devo dire che, in effetti, l’origine del nostro tratto avviene proprio in corrispondenza del pallino rosso, non certo con precisione millimetrica ma quasi. Zoommando opportunamente mentre si disegna, dunque, è effettivamente possibile riprendere una linea più o meno da dove si desidera, con buona precisione. Non si può certo fare qualcosa del genere con pennini come la Pogo Sketch che, per quanto ottimi, possiedono una punta rotonda e voluminosa.

Altra caratteristica della Dagi è la fluidità con cui si può disegnare: il tratto scorre piacevole, quasi senza attrito e, tra l’altro, non è necessario esercitare una particolare pressione per disegnare. Con la Pogo Sketch, al contrario, è necessaria una certa pressione e io, ogni volta, osservo con perplessità la deformazione della punta rotonda, temendo che prima o poi si rovini definitivamente.

Unico neo del pennino è l’inclinazione prefissata della sua punta rotonda. Come potete vedere dallo screenshot, infatti, la parte trasparente è leggermente inclinata e, per disegnare, bisogna adagiarla sullo schermo, per cui, è necessario tenere una certa inclinazione del pennino mentre si disegna. Inoltre, se non si appoggia tutta la punta sullo schermo, la linea non compare, chiaramente, in corrispondenza del pallino rosso. Leggo in giro che con un po’ di abitudine tutti prendono la mano al discorso dell’inclinazione e, quando provai a usare la Dagi difettata, credevo che il suo malfunzionamento dipendesse da quello e che, dunque, io non fossi in grado di adattarmi.

Non è così. All’inclinazione ci si abitua molto velocemente, questione di secondi, non occorre alcuna pressione per disegnare e l’interazione con lo schermo avviene subito, anche se la superficie della punta non è tutta sullo schermo. Dunque, se la vostra Dagi dovesse sembrarvi difficile da usare, considerate la possibilità che sia rotta / malfunzionante. Non pensiate che ci vogliano ore di esercizio, è un pennino dalla forma strana ma con cui ci si trova subito a proprio agio, o quasi subito.

Ideale per l’inchiostratura vettoriale, a parer mio, la Dagi è la migliore penna capacitiva che io abbia mai avuto la fortuna di provare, la uso sempre e la porto ovunque, non saprei più tornare indietro. Il piacere di vedere dove sto disegnando, con precisione, senza una grossa punta nera a nascondere le linee già presenti alla mia vista è insuperabile. Finalmente posso sapere al 100% dove fermare il tratto mentre disegno! Consigliatissima, le ho provate tutte, sul mercato non esiste nulla di meglio. Complimenti agli ideatori (la penna è brevettata)!

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