Ma a che serve questo iPad?

È la domanda del momento. La Apple ha annunciato il lancio di questo prodotto e l’ha presentato, ma sono in tanti a chiedersi: “a che serve?”

Hype e delusione

Il nuovo arrivato di casa Apple ha generato, subito dopo l’annuncio, un po’ di delusione. Raramente abbiamo assistito ad una quantità di hype simile a quella vista per l’iPad. È vero che la Apple ha sempre fatto parlare di sè e dei suoi prodotti (e probabilmente continuerà a farlo per molto tempo ancora), ma, ribadisco, dei livelli del genere difficilimente si erano visti.

Non c’è da stupirsi, quindi, se dopo mesi e mesi di rumors, concept amatoriali e notizie “trafugate” il keynote di Steve Jobs abbia creato un po di scontento. È risaputo che, se si creano delle grosse aspettative, il rischio di rimanere delusi è alto, perchè ci si aspetta sempre un qualcosa in più. Anche quando magari il prodotto in questione è valido.

Oltre a questo c’è da tenere in considerazione la tipologia del prodotto: un tablet. È un tipo di dispositivo poco diffuso, non ha un suo mercato e deve ancora crearselo. Nessuno (o quasi) è abituato ad utilizzare un tablet e per questo in pochi riescono a capire quali sono le sue reali potenzialità e come può essere sfruttato al massimo.

Tentiamo quindi di fare un’analisi, per quanto possibile, dei possibili utilizzi dell’iPad e vediamo di capire a chi può servire e in che modo.

Tablet, smartphone e notebook

Partiamo da una constatazione: l’iPad non è nè un notebook nè uno smartphone. Può sembrare una considerazione banale e scontata ma, leggendo in giro, sembra che in pochi se ne rendano conto. Una delle critiche che più comunemente viene mossa all’iPad è il fatto di non essere portabile come uno smartphone e, al contempo, non avere le performance paragonabili a quelle di un notebook. Questo è senz’altro vero, ma in pochi tendono a considerare il rovescio della medaglia: è molto più potabile di un notebook e molto più performante di uno smartphone. È “semplicemente” una via di mezzo tra i due. Come Steve Jobs ha detto alla presentazione, è stato pensato per un uso abbastanza specifico: navigare sul web, leggere le email, guardare foto, video e film e leggere libri e riviste. Questo non vuol dire che non si possa fare altro; può diventare senza problemi un’ottima console portatile grazie ai giochi che verranno sviluppati, o uno strumento di publishing, seppur di livello base, grazie alla suite iWork. Per non parlare delle migliaia di applicazioni che verranno sviluppate e che porteranno ad un utilizzo dell’iPad che magari adesso non immaginiamo neanche.

Vale la pena quindi di analizzare le differenze con smartphone e notebook mettendo in risalto i punti a favore dell’iPad, visto che la rete pullula già di confronti impietosi nei confronti di quest’ultimo.

Partiamo dagli smartphone: uno smartphone è qualcosa di tascabile, quindi è possibile averlo con sè praticamente sempre. L’iPhone ha senza dubbio rivoluzionato il mercato degli smartphone perchè è stato in grado di regalare un’esperienza multimediale, di intrattenimento e di navigazione sul web veramente eccezionale. Ma non dimentichiamo che, molto spesso, chi sviluppa un sito è costretto a disegnare un’interfaccia apposita per l’iPhone (o più in generale per gli smartphone). Questo per rendere migliore l’usabilità del sito agli utenti di dispositivi mobili superando il limite di uno schermo di dimensioni ridotte. Lo schermo da 9.7 pollici dell’iPad non creerà certamente problemi del genere. Possiamo quindi essere ragionevolmente sicuri che navigare su iPad sarà più comodo che navigare su iPhone; per un uso prolungato del browser, quindi, l’iPad risulta probabilmente una scelta migliore dell’iPhone.

Altro aspetto: le applicazioni. L’accoppiata iPhoneOS-iPhone SDK è qualcosa di eccezionale. Per forza di cose però le applicazioni sono in un certo senso “castrate” (nel senso che non sfruttano appieno le potenzialità offerte da iPhone OS) per via delle dimensioni dello schermo. Le aree sensibili al tocco devono essere sufficientemente grandi per poter essere utilizzate agevolmente con le dita e quindi su uno schermo di quelle dimensioni lo spazio disponibile si riduce piuttosto in fretta. Ma su un iPad questo problema non ci sarà; lo schermo è sufficientemente grande da non creare particolari problemi di spazio e al contempo le prestazioni che garantisce sono enormemente più elevate rispetto ad uno smartphone.

Prendiamo adesso in considerazioni le differenze con un notebook. È ovvio che un notebook abbia una potenza di calcolo superiore ad un iPad ma il punto forte di quest’ultimo, in questo caso specifico, è la portabilità. Un notebook ha un’autonomia piuttosto ridotta rispetto ad un iPad e, per un utilizzo prolungato, il notebook è molto più comodo se utilizzato su di un piano d’appoggio (che sia la scrivania di casa o di un ufficio, il tavolino di un bar o di un treno). L’iPad è poco ingobrante e meno pesante e per questo più adatto ad essere trasportato; quando sarete in treno, in metropolitana o in aereo sarà più comodo per leggere un libro, una rivista o un quotidiano ed estremamente adatto per guardare un film o un video.

Il sistema operativo

Un altro aspetto sotto accusa è il sistema operativo installato. In molti avrebbero preferito una versione (magari riveduta e corretta) di Mac OS X. Non c’è dubbio: la mancanza del cosiddetto “multitasking” (passatemi il termine improprio) è per molti aspetti un limite. Non si tratta di un limite tecnico, questo lo sappiamo; la Apple ha adottato la stessa politica usata per iPhone. Mentre però su un dispositivo con risorse hardware ridotte come uno smartphone questa scelta poteva avere senso, in un dispositivo dalle capacità più simili ad un notebook ci si aspettava qualcosa di diverso.

Ma aldilà di questo, considerando che in pochi sanno quali sono le reali differenze “sotto il cofano” tra OS X e iPhone OS, in cosa l’interfaccia di OS X sarebbe stata migliore di quella di iPhone OS, sull’iPad? Non dimentichiamo che OS X è un sistema operativo pensato per essere utilizzato con un sistema di puntamento come il mouse. Probabilmente tentare di adattare un’interfaccia come quella ad un dispositivo touch screen si sarebbe rivelato un fallimento. In molti forse hanno pensato che, trattandosi della stessa interfaccia dell’iPhone, i limiti sarebbero stati quelli di uno smartphone. Sicuramente non sarà così. L’interfaccia touch di iPhone OS si è rivelata un successo e sicuramente è la più adatta a funzionare su iPad. Per il resto, gli sviluppatori saranno liberi di dare sfogo alla propria creatività, certi di poter contare su un sistema operativo robusto ed un hardware estremamente più performante di quello di un iPhone (non dimentichiamo che l’iPad monta un processore da 1 Ghz).

In poche parole la tanto agognata versione di “OS X Mobile” esiste già ed è questa: iPhone OS racchiude in sè sia le potenzialità tecniche di OS X (il kernel, il cuore del sistema operativo, di entrambi i dispositivi hanno molti punti in comune) che una delle migliori interfacce che si sia mai vista per un dispositivo touch screen.

Un esempio lampante delle differenze tra iPhone e iPad, sia a livello prestazionale che di interfaccia, lo ha dato la stessa Apple: iWork sarà disponibile per iPad ma non per iPhone. Questo perchè un dispositivo come iPad è adatto a far girare un applicativo del genere, mentre iPhone, per diverse ragioni, non lo è.

Ultime considerazioni

Altro aspetto da considerare è quello degli ambiti cosiddetti “di nicchia”. In molti ambiti professionali un tablet risultarebbe estremamente utile: in ambito medico, in ambito musicale, in ambito ingegneristico, in ambito industriale, etc.

In conclusione, l’iPad indubbiamente non risponde a tutte le esigenze, così come non lo fa nessuna altro dispositivo. Il fatto di non avere esperienza con un tipo di prodotto del genere porta a pensare che sia inutile ma questa è una convizione errata. Il successo dell’iPad, in ogni caso, è tutt’altro che scontato; solo il tempo ci dirà se Apple, come al solito, ci ha visto giusto.

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