La verità su Flappy Bird: tolta per volontà di Nintendo? [AGGIORNATO]

Sarebbe stata Nintendo, e non lo sviluppatore stesso, a chiedere l’eliminazione di Flappy Bird dall’App Store.

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AGGIORNAMENTO: un portavoce di Nintendo ha scritto al Wall Street Journal, affermando che l’azienda nipponica non ha nulla a che fare con l’eliminazione di Flappy Bird dall’App Store, malgrado le somiglianze grafiche con Mario Bros. 

In questi giorni ha fatto molto discutere la scelta dello sviluppatore di Flappy Bird di togliere questo gioco di successo dall’App Store. Ufficialmente, stando alle sue parole, la decisione è stata presa perché la troppa notorietà e i troppi soldi non si sposano con la sua filosofia di vita. Potrebbe essere anche vero, ma probabilmente le motivazioni sono altre.

Ragioniamo un attimo: il gioco sta spopolando ormai da settimane, ed è da settimane che guadagna circa 50mila dollari al giorno. Un successone. Tanto che 6 giorni fa, lo sviluppatore ha rilasciato un aggiornamento di Flappy Bird, con tanto di uccellini nuovi e cambiamenti grafici.

Allora, se la tua vita è cambiata perchè il gioco ha successo e ti fa guadagnare tanto ormai da mesi, e se hai quindi deciso di abbandonare tutto, perchè ti prendi la briga di lavorare per giorni ad un aggiornamento e di rilasciarlo su App Store, per poi due giorni dopo far sapere al mondo che il tuo gioco sarà eliminato dallo store?

La verità (non confermata ufficialmente) arriva da un revisore Apple che ha il compito di controllare i titoli che vengono presentati per la pubblicazione su App Store. Da quanto afferma questo revisore, il gioco non è stato rimosso volontariamente dal signor Nguyen, come invece egli sostiene. La verità è che Nintendo si è messa in contatto con Apple per la violazione di copyright presente in Flappy Bird: gli sfondi e, soprattutto, i tubi verdi sono chiaramente presi dal mondo di Mario Bros.

Apple ha quindi informato Nguyen, che subito ha iniziato a lavorare all’aggiornamento per cambiare la grafica dei tubi, ma questo non è bastato. Pochi giorni dopo, la stessa Apple, su espressa volontà di Nintendo, ha fatto sapere allo sviluppatore che il gioco violava ancora il copyright della casa nipponica, e sarebbe quindi stato rimosso dall’App Store per evitare pesanti conseguenze legali e monetarie.

Insomma, anche se manca la conferma ufficiale di Apple, questa storia sembra più plausibile di quella raccontata da Nguyen, che avrebbe volontariamente rinunciato a 50mila dollari al giorno solo per non farsi cambiare la sua semplice vita. Insomma, tutto questo trambusto potrebbe essere stato architettato ad arte dallo sviluppatore per pubblicizzare al massimo il gioco prima della sua eliminazione dallo store.

Scommettiamo che nelle ultime 48 ore prima dell’annunciata eliminazione dallo store, Flappy Bird ha fatto il boom di download?

 

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