Una delle armi vincenti dell’Pad 2: il fattore X

Che il nuovo iPad sia un successo planetario ormai è cosa nota, e tutte le possibili motivazioni di questo enorme consenso di pubblico sono già state spulciate da ogni angolazione. Ma l’analisi proposta oggi da cnet propone una visione decisamente interessante che vale la pena di approfondire.

Analizzare da un punto di vista tecnico le differenze tra due generazioni dello stesso device è semplice. Sono numeri, basta confrontarli e tirare letteralmente le somme.

Ma analizzare queste differenze rapportandole all’esperienza utente non è propriamente elementare, e rischia di diventare un esercizio di dialettica poco utile a entrambe le categorie, tecnici e utenti finali.

Ecco perché in quest’ottica l’analisi riportata da cnet risulta interessante. L’articolo calca la mano su come si percepisce nell’utilizzo quotidiano il miglioramento di prestazioni del nuovo iPad, dandogli l’appellativo di “fattore 2X“, che racchiude in se tutta le sue osservazioni.

Quindi vale la pena di riportarvi due tra i passi più significativi:

Raddoppiare la Memoria: questo è quello che si percepisce immediatamente. Passare dagli scarsi 256MB nell’iPad originario ai 512MB dell’iPad 2 fa la differenza.

Quando passate da una pagina Web all’altra, la pagina che non visitate da un po’ non necessita di essere ricaricata. Questa è una manna quando si lavora, e in ogni caso rende la navigazione decisamente più piacevole.”

Raddoppiare i Core: l’iPad 2 ha un processore A5 dual core, comparato con il core singolo dell’A4. Questa è di gran lunga il dettaglio più significante dell’iPad 2, spesso trascurato o minimizzato perché considerato troppo tecnico.

Ricordo quando ho comprato il mio primo PC dual core. Dal mio punto di vista, è stato il miglioramento più significativo di performance dei PC che abbia mai sperimentato. L’iPad 2 non è proprio mozzafiato ma ci si avvicina molto.”

Forse per molti potrà sembrare un’analisi banale, ma che le differenze tecnologiche tra le due generazioni siano immediatamente percepibili, migliorando decisamente l’esperienza utente, e rinnovandola in alcuni casi, ha un impatto enorme su un prodotto e sulle valutazioni che possono essere fatte dello stesso.

Se ciò potesse essere fatto senza aumentare RAM, Core e GHz, nessuno si preoccuperebbe della loro presenza. E invece sono necessari, e spesso fondamentali. Ma potenziare un prodotto senza che le differenze siano chiarelampanti è inutile, e sotto alcuni punti di vista anche dannoso per l’immagine del prodotto stesso.

Potrà sembrare scontato, ma se lo fosse probabilmente la concorrenza proporrebbe prodotti decisamente più competitivi. E ad ora, invece, latita.

Voi non credete?

 

 

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