Perché i prezzi degli e-book sono molti simili a quelli cartacei?

E’ più o meno questa la domanda che si sono posti alla Vodafone Lab. E hanno cercato una possibile risposta.


Mentre in USA il mercato degli e-book sta raggiungendo valori di vendita incredibili, con una penetrazione del mercato che si attesta al 10% con un trend in crescita, in Italia non arriviamo nemmeno all’0,01%!

Chi ha provato ad acquistare libri on line, avrà sicuramente notato che i prezzi sono molto simili a quelli cartacei! Ma perché tale situazione? Vodafone Lab ha provato a dare una risposta.

Escludendo ciò che viene dato all’autore, all’IVA (che in Italia è del 20% sui libri digitale e 4% su quelli cartacei) e il rivenditore, la fetta che resta è del 65%. E va tutta in tasca agli editori stessi. Si capisce subito che sono loro stessi che non vogliono far decollare il mercato.
Per poter far decollare il mercato, l’unico modo è abbassare i prezzi. Questo vuol dire che avrebbero un guadagno minore. Ma è anche vero che questo minor guadagno verrebbe controbilanciato dalla riduzione dei costi e, soprattutto, dai libri non venduti: nel caso di un libro cartaceo se questo non ottiene i favori del pubblico le copie rimaste rappresentano un costo (a volte elevato); al contrario un libro digitale, al massimo, non verrebbe scaricato.

Gli editori, come fu per gli MP3 e le case discografiche, hanno paura della pirateria. Le protezioni servono a poco. Prima o poi verrebbero crackate.
E si torna sempre al solito punto: un prezzo competitivo ridurrebbe il rischio di pirateria.
Ma da noi, gli editori lo capiranno mai?

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