King of the Opera: multiplayer grasso – la recensione di iPadItalia

King of Opera è stato davvero una sorpresa: ecco un gioco in multiplayer scoperto quasi per caso, che quasi per magia riesce ad attirare i giocatori più vari e disparati, e a garantire delle risate sonore attorno allo stesso iPad.

Ogni giocatore controlla un panciuto cantante lirico, e ci si scontra per rubarsi a vicenda l’ambito posto di solista all’interno dell’occhio di bue. Questi scontri avvengono in senso letterale: i cantanti ciccioni si prendono a panciate tra di loro, cercando di sbalzarsi fuori dalla luce e giù dal palcoscenico. Rimanendo nell’occhio di bue il proprio punteggio sale e chi ha più punti alla fine della partita è proclamato vincitore.

Con un gameplay basato su una meccanica così casuale e arbitraria, è chiaro che il gioco è tutto basato sull’equivoco: è quasi inevitabile che mentre si sta cercando di spanciare fuori il giocatore occupato a cantare si finisca per precipitare al suo posto, o che nel dribblare una spanciata avversaria si vada erroneamente nella direzione opposta. Eppure tutto questo non diventa mai frustrante e anzi riesce, in qualche modo, a diventare enormemente divertente, quando si è in compagnia.

La piattaforma per questo tipo di multiplayer è chiaramente l’iPad, ma occorre anche fare un precisazione: giocare a King of Opera in solitario è possibile, basta selezionare un personaggio e impostare la modalità della pratica con robot, per trovarsi ad affrontare dei cantanti “artificiali”… però questo toglie al gioco buona parte del divertimento. In realtà King of Opera è un semplicissimo gioco arcade, e difficilmente vi verrà voglia di giocarci da soli… se non per allenarvi a giocare meglio con gli altri!

King of Opera è un’applicazione universale, disponibile su App Store a 0,79 €

Puoi leggere QUI la recensione completa.

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