Ecco il pensiero di Steve Jobs su Apple nel periodo in cui venne “esiliato”

La vita di Steve Jobs ad Apple è suddivisa in due parti: la creazione dell’azienda con Woz e il ritorno a CEO verso la fine del XX secolo. Tra i due momenti storici ci sono 11 anni in cui il co-fondatore venne “esiliato” dall’azienda; di questo periodo poche persone hanno parlato, Schlender ha recuperato un’intervista rilasciata dallo stesso Jobs proprio nei suddetti anni.

Alcuni sicuramente avranno pensato che gli 11 anni di “esilio” da Apple siano stati i più brutti della vita di Steve Jobs, tuttavia secondo Brent Schlender (l’autore dell’articolo) è stato uno dei periodi più felici dell’esistenza di Steve Jobs. Detto questo, ci piacerebbe riportare l’intera registrazione, ma la notizia risulterebbe essere davvero troppo lunga. Ecco allora che abbiamo deciso di proporvi i fatti salienti e più interessanti di una serie di pensieri mai sentiti sino ad ora.

Steve Jobs aveva un’idea rivoluzionaria, trasformare NeXT in una “Open Corporation” (un’azienda “pubblica”, ovvero una realtà in cui le azioni e le decisioni non fossero tra le mani di pochi investitori):

“Pensatela in questo modo, se guardate il vostro corpo, le cellule sono specializzate, ma tutte conoscono il piano finale, l’obiettivo. Noi pensiamo che la nostra azienda potrà essere la migliore solo se ogni singolo individuo potrà conoscere i nostri obiettivi e comprendere la realtà complessiva; allo stesso modo crediamo che moltissime piccole, medie e grandi decisioni potranno essere prese solo se la nostra gente è a conoscenza di tutto”.

Se siete interessati a proseguire nella lettura dell’intervista, collegatevi ad iPhoneItalia!

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